ARACHIDI: numerose proprietà ma attenzione alle controindicazioni!
I semi di arachide provengono dalla pianta “Arachis Hypogaea”, originaria del Brasile ma oggi presente in svariate nazioni, specie dal clima caldo. Contrariamente alla credenza popolare non si tratta di frutta secca, bensì le arachidi appartengono alla famiglia dei Legumi. Largamente utilizzati nell’ industria alimentare (ad esempio troviamo le arachidi tostate o al naturale, l’olio vegetale (consigliato per le fritture per la resistenza alle alte temperature) e il famoso burro di arachidi, nutriente alternativa al burro 100% vegetale, dalla tradizione americana.
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Valori nutrizionali e proprietà
Sono ricche di proteine e fibre.
Sali minerali: contengono buone quantità di magnesio, ferro, zinco, fosforo, potassio, rame, calcio, manganese e sodio.
Vitamine: Vitamina E, vitamine del gruppo B.
Indicazioni
Come integratore per chi ha carenze dei suddetti elementi nutritivi, per chi soffre di stanchezza cronica.
Per gli sportivi: sono infatti molto energetiche (ca. 600 calorie per 100 g).
Grazie al considerevole contenuto di grassi monoinsaturi, sono utili nella prevenzione delle patologie cardiovascolari (quindi un alleato per la salute del cuore e delle arterie). Contribuirebbero quindi alla riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue. Il contenuto di antiossidanti (acido oleico e la vitamina E ) aiuterebbe a contrastare l’invecchiamento e i radicali liberi, con benefici anche per la salute di pelle e capelli.
Controindicazioni
Attenzione però agli effetti collaterali che potrebbero essere causati dal consumo di arachidi. Innanzitutto meglio sceglierle intere, di alta qualità e al naturale, per ridurre il rischio di contaminazione dalle aflatossine
( micotossine che possono causare problemi al fegato e tumori).
Le arachidi sono controindicate per chi soffre di ipertensione e trigliceridi alti . Possono risultare estremamente allergizzanti: attenzione quindi ai casi di allergia e intolleranza, che potrebbero provocare problemi gastrointestinali , asma e addirittura nei casi più gravi shock anafilattico.
Sarebbero considerate inoltre un alimento acidificante del sangue, perciò se ne consiglierebbe un consumo saltuario.
In conclusione sarebbe opportuno chiedere un consiglio personalizzato, in riferimento alle dosi di assunzione consigliate, al medico o nutrizionista o dietista.
In ogni caso se ne consiglia un consumo moderato.