ALLERGIE E INTOLLERANZE. COME AGIRE ? CAUSE, TEST E AVVERTENZE.
Articolo a cura della Dott.ssa Vera Tirassa, Biologa Nutrizionista laureata in scienze dell’alimentazione.
ALLERGIE
L’allergia alimentare (AA), reazione immunologica avversa al cibo che si correla alla produzione di anticorpi, immunoglobuline E (IgE), o a risposte cellulo-mediate, nei confronti di proteine alimentari.
È una vera e propria malattia con precise caratteristiche che riguarda singoli individui geneticamente predisposti e può portare allo shock anafilattico.
Per evitare episodi drastici è importante imparare a leggere le etichette.
Spesso negli alimenti ci sono ingredienti inaspettati o in tracce, magari legati a particolari aspetti
organolettici o tecnologici.
Il fenomeno degli allergeni occulti è legato alla presenza in modo non esplicito di
un allergene in un alimento, apparentemente non correlato al cibo consumato; un esempio classico è
rappresentato dalle guarnizioni di un dolce con gelatina di pesce (che a sua volta, potrebbe contenere
tracce di proteine animali).
Il consumatore deve essere cosciente inoltre che anche l’utilizzo di alimenti certificati
vegan, non significa mangiare alimenti senza allergeni.
Per esempio, il gelato vegan può contenere comunque tracce di ingredienti animali (es. latte e uova), e questo potrebbe portare ad una manifestazione allergica nei soggetti predisposti.
Proprio per questo è molto importante leggere l’etichetta.
Dal dicembre 2014, il regolamento UE 1169/2011 ha introdotto l’obbligo di evidenziare gli allergeni in etichetta, rendendoli evidenti tra gli altri ingredienti.
Gli alimenti responsabili della maggior parte delle allergie alimentari sono: nei bambini latte, uova, arachidi pesci, frutta secca, soia e, negli adulti, arachidi, noci, pesci, crostacei, verdura e frutta.
Esistono delle componenti quali attività fisica, farmaci e alcolici che possono intensificare la reazione allergica.
I test più utilizzati e riconosciuti dalla comunità scientifica sono lo Skin Prick test, Prick by Prick, Atopy Patch
test (ATP), IgE specifiche e test di provocazione labiale o orale.
Il test di scatenamento orale in doppio cieco con placebo (DBPC) rappresenta il test d’elezione.
INTOLLERANZE
Le intolleranze alimentari invece non sono immunomediate, ma vengono prodotte con meccanismi di
tipo enzimatico o farmacologico.
Sono causate dalla mancanza o scarsa produzione di specifici enzimi
indispensabili per metabolizzare e rendere assimilabili alcuni nutrienti.
Trattamento
Il trattamento dietetico consiste nel ridurre drasticamente l’apporto di quei nutrienti che l’organismo non è in grado di metabolizzare.
Sicuramente la più frequente intolleranza enzimatica è quella al lattosio.
E’ causata da una diminuita produzione dell’enzima lattasi da parte delle cellule della mucosa intestinale.
Tale enzima ha la funzione di scindere il lattosio (zucchero) nei due monosaccaridi che lo costituiscono
(glucosio e galattosio) i quali possono quindi essere assorbiti.
Il deficit di lattasi congenito è raro, mentre il deficit a esordio tardivo può insorgere sia negli adulti che nei bambini in età scolare.
In questi casi il deficit di lattasi non è mai assoluto, in questo modo piccole quantità di lattosio possono essere
tollerate.
CONSIGLI
A chi è affetto da allergie/intolleranze è consigliabile di utilizzare la minor quantità possibile di prodotti
alimentari industriali e conservati , di preferire quelli che non contengono ingredienti composti né additivi, meglio se freschi o preparati in casa con ingredienti conosciuti.
Articolo a cura della Dott.ssa Vera Tirassa, Biologa Nutrizionista laureata in scienze dell’alimentazione
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