
Il caffè al bar
I Benefici e gli effetti collaterali del caffè
Articolo a cura della Dott.ssa Giulia Giusto, dietista e specialista in scienza dell’alimentazione.
Il caffè è una bevanda corroborante ottenuta dall’infusione in acqua dei semi tostati e
macinati di an albero sempreverde appartenente alla famiglia delle Rubiaceae e
originario dell’Africa Orientale.
In Italia il caffè fu introdotto dai veneziani nel XVI secolo
con il nome turco di qahvè; oggi è estensivamente coltivato in Centro e Sudamerica, in
Asia (India ed Indonesia) ed in Africa.
Le varietà di caffè più difffuse
Ne esistono migliaia di specie ma le più diffuse
a livello commerciale sono:
- L’arabica, più pregiata e aromatica;
- La robusta, più economica e ricca di caffeina;
- La liberica, di qualità inferiore;
- L’excelsa, nuova specie di origine africana molto aromatica.
Con le diverse varietà si ottengono numerose miscele che danno un prodotto più o
meno aromatico.
Il caffè decaffeinato è un prodotto ottenuto da miscele uniche o miste in cui i chicchi
tostati sono trattati con solventi per eliminare la caffeina.
Caffè macinato
Controindicazioni e effetti collaterali
Il caffè è una bevanda nervina, agisce cioè sul sistema nervoso centrale per effetto
della caffeina, il più noto dei suoi costituenti attivi.
Quest’ultima riduce la sonnolenza ma può provocare anche un ritardo nella comparsa del sonno, soprattutto nei soggetti
poco abituati ad assumerla. La sua azione eccitante del sistema nervoso può avere
effetti collaterali anche dannosi se si superano i limiti di tollerabilità, come:
- palpitazioni e disturbi del ritmo cardiaco,
- sudorazione eccessiva
- tremori
- acidità di
stomaco - insonnia ed aumento della pressione arteriosa
- È controindicato in caso di iperuricemia e gotta
Come conservare il caffè
Il caffè tostato e macinato può essere conservato in dispensa ben chiuso ma l’aroma si
disperde dopo circa due settimane; è molto meglio tenerlo in un contenitore a chiusura
ermetica o sottovuoto e metterlo in frigorifero, dove può durare oltre un mese.
I veri cultori della bevanda acquistano i chicchi tostati, li conservano in un luogo fresco ed
asciutto e li macinano in piccole quantità solo al momento della preparazione.

controindicazioni e proprietà del caffè
Curiosità
Il metodo per preparare il caffè alla turca è il più antico: si versano acqua, zucchero e
caffè macinato direttamente nell’ibrik, un bricchetto a un solo manico (più stretto
all’imboccatura che alla base), si porta a bollore a fuoco lento, mescolando fuori dal
fuoco almeno per tre volte, quindi si lascia decantare per dieci minuti prima di
travasare l’infuso nelle tazzine.
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Articolo a cura della Dott.ssa Giulia Giusto, dietista e specialista in scienza dell’alimentazione.
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Il caffè con la moka