Come coltivare e conservare il basilico
Articolo a cura della Dott.ssa Giulia Giusto, Dietista e specialista in scienze dell’alimentazione.
Il basilico è una pianta erbacea della famiglia delle Labiate, utilizzata in cucina come erba aromatica di cui si consumano le foglie. È una pianta annuale che può arrivare fino a mezzo metro d’altezza, il colore delle foglie varia dal verde pallido a quello più intenso oppure è viola o porpora in alcune varietà.
Il nome deriva dal greco “basilikon”, che significa “regale”; anticamente originario dell’Africa e dell’India, oggi è reperibile ovunque.
Esistono oltre 50 varietà di basilico che si distinguono per aspetto e aroma ma la più conosciuta è sicuramente quella del basilico aromatico genovese con foglie piccole di colore verde tenue e profumo delicato, privo della fragranza di menta spesso riscontrabile nelle altre varietà.
Proprietà e benefici
Il basilico è una pianta che ha molteplici proprietà antinfiammatorie e digestive.
Con le foglie e le sommità fiorite si preparano infusi con le seguenti proprietà:
- sedativa
- antispastica delle vie digerenti
- diuretica
- antimicrobica
Proprietà simili si possono ascrivere ai liquori derivati dalla macerazione alcolica delle sue foglie.
Viene inoltre impiegato per stimolare l’appetito e come collutorio nelle infiammazioni del cavo orale. Il suo olio essenziale si utilizza per massaggiare le parti del corpo dolenti o colpite da reumatismi; inoltre, il succo delle foglie strofinato sulla pelle allontana le zanzare.
Come scegliere
Se si vogliono utilizzare le foglie di una piantina coltivata in casa meglio preferire le più grandi e reciderle all’inserzione sul fusto. Il colore dovrebbe essere brillante, la consistenza carnosa e l’aroma gradevole. Meglio evitare foglie appassite dal colore spento o dall’aroma assente; da evitare inoltre di consumare le foglie troppo giovani poiché contengono metileugenolo, un principio attivo tossico.
Come coltivare
La coltivazione domestica del basilico (anche sul davanzale) è facilissima: richiede pieno sole, posizione riparata e terreno ben concimato e drenato; va innaffiato regolarmente e protetto nei mesi più freddi. Va colto prima che fiorisca: il massimo dell’aroma si ottiene raccogliendo le foglie nel primo pomeriggio, quando il sole lo ha scaldato esaltandone il profumo.
Come conservare
Il basilico reciso si conserva in frigorifero per 1/2 giorni.
E’ possibile essiccare le foglie all’ombra e conservarle in appositi vasetti oppure conservarle sottolio o congelarle dopo averle sbollentate per prevenire l’imbrunimento.
In cucina
Le sostanze odorose del basilico sono molto delicate, perciò va manipolato con cura: non va cotto a lungo né soffritto, ma aggiunto a crudo dopo averlo sciacquato sotto acqua corrente.
Costituisce l’ingrediente base per il pesto alla genovese ma è ottimo per la preparazione di minestre e minestroni, insalate e per il confezionamento di aceti aromatizzati e liquori.
Ricetta pesto alla genovese
Ingredienti per 2 persone:
-Basilico 25 g
-Pinoli 10 g
-Aglio ½ spicchio
-Olio extravergine d’oliva 25 ml
-Parmigiano reggiano D.O.P 30 g
-Pecorino 15 g
-Sale grosso 1 pizzico
Procedimento
Ponete nel mortaio l’aglio e un pizzico di sale grosso, schiacciate con il pestello fino ad ottenere una crema.
A questo punto aggiungete il basilico e continuate schiacciando le foglie contro le pareti del mortaio fino a quando inizierà a rilasciare un liquido verde. Aggiungete i pinoli, quando saranno ridotti in crema unite poco alla volta i formaggi grattugiati ed infine l’olio a filo.
Note
Per evitare che il basilico si ossidi durante la preparazione va lavorato piuttosto in fretta senza però surriscaldarlo.
Il pesto si conserva in frigorifero per 2-3 giorni in un contenitore ermetico, coperto da uno strato d’olio.
Articolo a cura della dott.ssa Giulia Giusto, Dietista e specialista in scienze dell’alimentazione.
Dove riceve
– Savona: Via Paleocapa 25/1
– Vado Ligure (SV): Via Vittorio Emanuele II 9/2
– Cairo Montenotte (SV): Via Baccino
– Loano (SV): Via delle Peschiere 51
– Arenzano (GE): Piazza Camillo Golgi 27 b/c
– Vicoforte (CN): Piazza Carlo Emanuele 73
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