Tutti i benefici del tè: proprietà, usi e tipologie
Articolo a cura della dott.ssa Giulia Giusto, Dietista e specialista in scienze dell’alimentazione.
La pianta
La pianta del tè é costituita dalle foglie di Camelia Sinensis; originaria dell’Asia Orientale ma ormai coltivata in molti Paesi della fascia tropicale, la pianta raggiunge i 2 metri di altezza, produce fiori bianchi molto profumati ma viene coltivata per le foglie ricche di oli essenziali e caffeina.
La raccolta
La raccolta inizia soltanto quando la pianta ha raggiunto i 3 anni di età: si raccolgono le foglie più giovani ed i germogli, che poi vengono essiccati e sminuzzati.
Provenienza e qualità
Le principali zone di produzione sono l’estremo Oriente, il subcontinente indiano, alcuni Paesi dell’Africa e del Sudamerica; i tè sono prodotti in quattro qualità in base alle foglie utilizzate, ma in Europa sono solitamente commercializzati quelli di seconda e terza qualità.
Cosa contiene (proprietà e controindicazioni)
Il tè appartiene al gruppo delle bevande nervine, cioè che contengono alcaloidi con sostanze stimolanti del sistema nervoso. Queste proprietà sono da attribuire alla teofillina, molecola simile dal punto di vista chimico alla caffeina (contenuta nel caffè) ed alla teobromina (contenuta nel cacao).
Per non avere l’effetto di stimolo sul sistema nervoso centrale conviene consumarlo privo di teina, il cosiddetto tè “deteinato”, particolarmente adatto a bambini e soggetti che soffrono d’insonnia.
Il tè non contiene calorie, è quindi la bevanda ideale per chi ha problemi di linea; i buongustai raccomandano di berlo così com’è, senza zucchero o dolcificanti. Il tannino presente nel tè può provocare un rallentamento delle funzioni intestinali, caratteristica che va tenuta in considerazione da chi soffre di stipsi.
Le tipologie
In base al trattamento delle foglie dopo la raccolta si identificano 6 tipologie di tè.
- Il tè nero, il più consumato in Occidente e in Italia, è tipico dell’India e dello Sri Lanka. Il colore scuro delle foglie viene ottenuto attraverso la fermentazione, la bevanda finale è molto aromatica. Il suo potere stimolante è superiore a quello antiossidante per via della quota marcata di teina e del ridotto contenuto in polifenoli.
- Il tè verde è ottenuto con foglie non fermentate: prima di essere essiccate le foglie vengono esposte al vapore o torrefatte per inattivare gli enzimi che favoriscono l’ossidazione, permane quindi il colore verde. L’infuso ha un colore giallognolo e sapore leggermente amaro, è povero in teina e perfetto come digestivo. Ha notevoli proprietà antiossidanti, azione antitumorale (grazie al contenuto in polifenoli) e ha effetti benefici sull’apparato cardiocircolatorio. Un suo consumo eccessivo può però indurre stati d’ansia, palpitazioni, insonnia; può inoltre ridurre l’assorbimento del ferro soprattutto se consumato durante i pasti, per via del contenuto in acido ossalico.
- Il tè Oolong, semifermentato, è una via di mezzo tra il tè nero ed il tè verde: ha un sapore più delicato del nero ed è povero in teina.
- Il tè Pu-erh è un post-fermentato, significa che subisce il processo di inattivazione enzimatica come il tè verde ma successivamente viene fatto fermentare.
- Il tè giallo subisce la stessa procedura del tè verde, le foglie sono poi lasciate ingiallire in ambiente umido, quindi sono fatte essiccare.
- Il tè bianco si ottiene raccogliendo solo i germogli o al massimo la prima fogliolina ricoperta di lanugine bianca, non subisce alcun trattamento in quanto viene fatto appassire e seccare, i germogli non sono arrotolati.
Come scegliere
Il tè migliore è quello sciolto venduto in scatole sigillate. Da evitare il tè in bustina, che non consente di verificare se si tratta di foglie arrotolate, briciole o germogli; inoltre essendo sminuzzato è più ricco di teina perché le superfici di contatto tra tè ed acqua sono maggiori.
Come conservare
Il tè va tenuto in un contenitore a chiusura ermetica in un luogo fresco e asciutto, tenendo presente che dopo l’apertura della confezione il prodotto resiste bene per alcuni mesi, ma non oltre l’anno. Una volta infuso, se non viene consumato subito è meglio togliere le foglioline di tè dall’acqua per evitare che il tannino contenuto nelle foglie conferisca un sapore acre astringente.
Come consumarlo
Per preparare il tè non bisogna fare un decotto, ovvero non bisogna mettere le foglie in acqua fredda, portare a bollore e filtrare; occorre invece fare un infuso, ovvero è sufficiente versare acqua bollente sulle erbe, attendere qualche minuto e poi versare nelle tazze.
Gli infusi sono infatti le preparazioni adatte per i vegetali a tessuto delicato che contengono sostanze volatili come gli aromi.
Il tè anche in estate
Non é detto che il tè sia da consumare solo come bevanda tipica della stagione fredda.
Il tè infatti nella bella stagione può essere consumato anche freddo in giornata: preparatelo la mattina oppure la sera prima: una volta che si sarà raffreddato potrà anche essere messo in frigo e sarà una bevanda ottima e dissetante!
Articolo a cura della dott.ssa Giulia Giusto, Dietista e specialista in scienze dell’alimentazione.
Dove riceve
– Savona: Via Paleocapa 25/1
– Vado Ligure (SV): Via Vittorio Emanuele II 9/2
– Cairo Montenotte (SV): Via Baccino
– Loano (SV): Via delle Peschiere 51
– Arenzano (GE): Piazza Camillo Golgi 27 b/c
– Vicoforte (CN): Piazza Carlo Emanuele 73
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