V Dibattito internazionale su Alimentazione Vegetale e Stile di Vita Integrale.
20-22.05.16 ad Abano Terme.
Come sapete ho avuto la fortuna di partecipare a questo Meeting , composto da varie conferenze sul tema principale dell’alimentazione e della salute , con gli svariati argomenti ad esse correlati.
Inoltre ho avuto l’onore di conoscere il Dott. T. Colin Campbell, prof. emerito della Cornell University, uomo davvero semplice, disponibile e gentile con tutti, che ricopre un ruolo di notevole importanza con i suoi studi e le sue scoperte di cui il mondo intero discute.
Numerosi gli interventi di svariati specialisti che si sono susseguiti nei tre giorni del convegno; vi riporterò semplicemente in maniera breve e concisa i concetti fondamentali e degni di nota emersi nella giornata di sabato 21 maggio che cercherò di riassumere il più possibile dagli appunti presi per voi. Mi limiterò a riportare solo i punti principali trattati dai relatori, anche perché non sarebbe davvero fattibile elencare tutto ciò che ho avuto il privilegio di ascoltare nell’arco del weekend!
INTRODUZIONE
Questo meeting è stato organizzato dal movimento Be4eat: nato inizialmente dalla passione di Marco e Nicla (marito e moglie, genitori di quattro figli). Dopo aver letto il libro di T. Colin Campbell ” The China Study” hanno deciso di approfondire, visti i problemi di salute irrisolti che uno dei loro figli stava vivendo.
Tutto nasce a seguito di una coraggiosa telefonata intercontinentale per invitare lo scienziato americano in Italia, al fine di divulgare e sostenere le sue ricerche, per la diffusione dell’informazione sulle recenti conoscenze che vedono nell’approccio nutrizionale integrato alle patologie del nostro secolo grandi scoperte e novità.
Programma della prima parte ( mattina):
1) INTERVENTO DI T.COLIN CAMPBELL.
Innanzitutto per capire bene di che cosa stiamo parlando vi consiglio caldamente di leggere il libro suddetto, sempre in un’ottica di conoscenza personale, perché come sapete io sono del parere che è sempre importante documentarsi, informarsi per poi fare le proprie scelte personali…
Si parla principalmente di concetto di vegetale e integrale con ridotto apporto di proteine animali che porterebbe evidenti benefici nella cura e prevenzione di svariate patologie ( le cosiddette “malattie dell’Occidente”) come diabete , malattie cardiovascolari, cancro, ecc…
Secondo alcuni studi si sarebbe evidenziato come con un aumento di consumo di grassi aumenterebbe anche l’ incidenza di tumori e malattie cardiovascolari. ( Ad es. vedi Ricerca del Dr. Esselstyn “Prevent and Reverse Heart Desease”, 1975) .
Per portare il rischio di tumori a ” liv. zero “o bassissimo, i grassi sarebbero da ridurre notevolmente.
Al momento in Europa la percentuale media di consumo quotidiano di grassi è del 20-23% ( altissima ) mentre il dott. Campbell consiglierebbe un consumo ideale del 6-7% ( o comunque entro il 10% è considerato accettabile).
MA QUALE TIPO DI GRASSI PREFERIRE?
Ebbene numerose ricerche, tra cui appunto “The China Study “ renderebbero possibile affermare con convinzione che sono i grassi animali a causare numerose malattie tra cui il cancro.
Lo studio di Campbell evidenzia in particolare quanto sia dannosa in tal senso la Caseina ( proteina del latte vaccino). Perciò lui raccomanda caldamente di eliminare dalla nostra alimentazione tutti i latticini.
Mentre consiglia il consumo di grassi e proteine di tipo vegetale , contenute, contrariamente a ciò che si crede, in una dieta completamente vegetale e integrale già nelle dosi sufficienti.
La quota da lui raccomandata (6-7%) di questi che ricordiamo sono nutrienti essenziali per un buon funzionamento dell’organismo, a suo parere si raggiunge con un alimentazione vegetale ( anche grazie a semi, oli e frutta a guscio) . Ma anche frutta, verdura, tuberi, grani e cereali contengono proteine.
Ovviamente non sono solo i grassi animali a provocare le malattie. Lo vedremo meglio nei successivi interventi di altri medici.
I benefici, seppur non divulgati, di una dieta vegetale e integrale sono ben noti in Europa sin dal 1700 in materia di correlazione tra alimentazione e malattie.
Quindi si è visto che cambiando il tasso (%) e la qualità di proteine nell’alimentazione cambierebbe anche il tasso di probabilità e rischio di incidenza di tumori.
Secondo il Dott.T. Colin Campbell e’ possibile assicurarsi il livello necessario di proteine tramite una dieta totalmente vegetale e integrale, diminuendo, prevenendo o rallentando drasticamente così il rischio di numerose malattie più o meno gravi ( tra le meno gravi ad es. acne, emicrania, ecc..) e favorendo così il mantenimento di una buona salute.
Ad esempio le benefiche sostanze antiossidanti così come quasi la totalità delle vitamine si trovano solo nei cibi vegetali.
Egli demonizza i cibi raffinati/ processati, a base ad es. di farine bianche e zuccheri che afferma non essere veri cibi, dannosissimi per la nostra salute .
I veri cibi, ricchi di nutrienti importanti sono quelli integrali e vegetali.
Così sarebbe possibile secondo lui prevenire in maniera notevole il rischio di ammalarsi di cancro, diabete, patologie cardiovascolari, morbi e demenze senili, ecc…
2) INTERVENTO DEL DOTTOR JOHN KELLY, MEDICO IRLANDESE SPECIALISTA IN NUTRIZIONE.
Inizialmente il dott. John Kelly spiega come è stato influenzato dal Dottor Campbell molti anni fa: per caso tramite un professore (luminare in genetica ) viene a conoscenza dello studio ; il prof. che già conosceva, per rispondere alla sua domanda relativa a se ci fossero delle novità sulla ricerca e cura dei tumori, gli consiglia di approfondire “The China Study “.
Era la prima volta che il dottor Kelly affrontava l’argomento della correlazione tra nutrizione e malattia di cui si interessò maggiormente dopo la perdita di un caro amico.
Rimane colpito da questo studio e comincia a parlare con i suoi pazienti, anche i malati di tumore, degli enormi benefici di questa dieta .
Le cellule tumorali crescono continuamente e l’obiettivo era fermarne la crescita ed effettivamente egli afferma che ci si riusciva adottando questa dieta; il dottor Kelly ha riscontrato benefici enormi (lasciando che i suoi pazienti malati ovviamente seguissero anche i trattamenti prescritti farmacologici anche se pesanti , per non opporsi alle indicazioni tradizionali).
Affermando che i tumori si arrestavano e non crescevano più (ci tiene a precisare che in pazienti dove gli organi vitali erano già stati gravemente compromessi non era più possibile sopravvivere ); in caso di tumore di grado minore esso non cresceva, ovviamente le lesioni/ i “marchi” restavano ma i pazienti stavano davvero meglio e sono quasi tutti ancora vivi, anche se sotto cura .
Quindi basandosi sulla dieta vegetale e integrale, anch’egli afferma che principale in questi progressi è risultata l’eliminazione delle proteine animali. Una dieta che però secondo lui deve essere protratta nel tempo e diventare proprio uno stile di vita, senza smettere di seguirla , altrimenti poi le malattie possono riattivarsi e i tumori continuare a crescere ( come ha potuto vedere in alcuni pazienti che hanno smesso purtroppo di seguire questo regime).
Il Dott. Kelly a differenza di Campbell però decide di lasciare nella dieta dei suoi pazienti il pesce alcune volte a settimana. In base alle sue esperienze giovanili aveva potuto riscontrare che in numerosi paesi, come ad esempio le Mauritius o il Giappone, dove si mangiano per tradizione/ abitudine tonnellate di pesce, dalla statistica queste popolazioni risultano anche tra le più longeve al mondo.
Non sa se sia stata la cosa più giusta ma lui decise di comportarsi in questo modo e rivolgendosi al pubblico afferma che per la sua esperienza personale era la dieta più accettabile e semplice da seguire perché meno restrittiva specialmente per chi faceva più fatica ed era meno determinato, poi ovviamente afferma che spetta a noi la scelta . Ci raccomanda di non ignorare lo studio e le prove scientifiche della ricerca di Campbell, precisando che i suoi pazienti sono stati meglio pur mangiando pesce qualche volta a settimana* . Egli aggiunge che purtroppo molti oncologi, nella cura, ancora non riconoscono e non danno importanza alla correlazione tra alimentazione e malattie, dando rilievo solo ai trattamenti farmacologici .
(*Mi sembra opportuno precisare che al giorno d’oggi andrebbe verificata la qualità e la provenienza del pesce, preferendo quello pescato, di piccola taglia anche perché assimila minor quantità di mercurio ad esempio).
Nel prossimo articolo vi parlerò degli altri importanti e significativi interventi, come quello di una dottoressa spagnola che ci ha raccontato come ha sconfitto un tumore ovarico in fase molto avanzata, addirittura guarendo completamente e riuscendo anche a diventare mamma .
Inoltre vi riassumerò ciò che durante la tavola rotonda dei pediatri é stato detto riguardo ad alimentazione e salute nei bambini /ragazzi ( le indicazioni proposte ).
Le altre foto scattate durante il meeting saranno nella seconda parte del resoconto, tratto dagli appunti che ho preso per voi che trascriverò nei prossimi giorni!
A presto dunque!
Tiziana